Il progetto
Iniziativa di studio volta ad implementare e valorizzare ulteriormente un fondo di una storica cappella musicale (1575-1923) di cui, nonostante i diversi contributi e studi promossi anche recentemente, ancora sfuggono molto i confini e altrettanto i precisi termini di definizione, soprattutto in relazione alla sua dimensione istituzionale e al ruolo liturgico avuto dalla stessa nel corso dei secoli.In particolare, rimangono da indagare i legami tra la prassi liturgica quotidiana della Cattedrale viterbese con le dinamiche antropologiche e culturali della dimensione ecclesiale-celebrativa della cittadina, come pure la sua contestuale e multiforme sua espressione cultuale, riletta però attraverso il diretto confronto, riflessione e comparazione con alcuni significativi testimoni musicali ancora conservati nel fondo stesso, come pure indagando meglio le diverse storie dei compositori che quelle musiche le hanno create.
Il fondo viterbese, infatti, se nasce per implementazione nel corso del tempo, allo stesso modo nel tempo ha subito grandi perdite, che però studi recenti stanno evidenziando come non siano definitivamente irrecuperabili: ad esempio, musica scritta appositamente per Viterbo e la sua cappella da suoi maestri direttori, ad oggi completamente assenti nel fondo conservato in loco, è invece stata rintracciata altrove e non aspetta altro che essere ricollocata e rivalorizzata all’interno della storia della musica viterbese. Inoltre, tra le testimonianze oggi conservate nel fondo della cattedrale, molte risultano essere degne di grande attenzione, sia perché opera di importanti nomi della musica sacra, sia perché magari risultano essere o pezzi unici o copie di un certo interesse.
Tutto questo rende chiaramente urgente e importante il continuare ad indagare il fondo viterbese, nonostante la sua relativa sintesi documentaria, che anzi, nella prospettiva ultima del Centro Studi, si vuole ridiscutere e ricollocare, con il fine dichiarato di restituirne una rilettura sincronica e diacronica non solo ben documentata ma soprattutto più ampiamente sostanziata e giustificata, così da recuperarne il peso storico e la sua centralità cultuale-culturale rispetto la storia della città di Viterbo.
Lavori in essere
Primi ascolti
F. Morlacchi Tantum Ergo